Un'ottima torta da colazione, merenda e non solo, rimane leggermente umida e finisce in un batter d'occhio.
Mi sono ispirata da una ricetta dell'Enciclopeda della Cucina Italiana e l'ho modificata in base ai miei gusti.
Un'ottima torta da colazione, merenda e non solo, rimane leggermente umida e finisce in un batter d'occhio.
Mi sono ispirata da una ricetta dell'Enciclopeda della Cucina Italiana e l'ho modificata in base ai miei gusti.
Che bei ricordi che ho, quando da piccola, con la mamma si preparavano tutte le specialità per il pranzo di Pasqua!
La tradizione dice che il giovedi santo si dipingono le uova e si fa l'impasto per i dolci tipici: "cozonac" e "pasca".
Sono dolci a base d'impasto
lievitato. Il "cozonac" è ripieno di noci e lokum e si fa sia a Natale
che a Pasqua. La ricetta la trovate qui .
La "pasca" invece, tipico dolce pasquale, è ripiena di ricotta vaccina e uvetta sultanina. La ricetta la trovate qui .
La mamma si svegliava presto, verso le cinque del mattino e iniziava a impastare, (rigorosamente a mano) cosi l'impasto lievitava tranquillamente al caldo. Quando mi svegliavo io, la
casa era già immersa nei più bei profumi di vaniglia e scorza d'arancia.
Non vedevo l'ora di vederli usciti dal forno per assaggiarli. Non si
fa, perché si mangiano il giorno della Pasqua, ma la mamma lo tagliava e
ce lo faceva assaggiare.
Nella mia famiglia sono sempre
state presente sulla tavola di Pasqua, le uova dipinte, come sui tavoli
di tutti i cristiani ortodossi.
Solo ed esclusivamente rosse e
dipinte in maniera naturale, con sfoglie di cipolla gialla e rossa. La
prima sfoglia, quella più fine.
Si lavano le uova con una spugnetta per rimuovere tutti i residui e si asciugano con carta de cucina. inoltre, abbiamo bisogno di: collant molto leggeri (nuovi ovviamente), forbici, filo.
Su ogni uovo si mette una fogliolina (con la parte liscia poggiata sul uovo, quindi le nervature in superficie), si racchiude in un pezzo di collant (nuovo e quindi pulito), e si lega con un filo. Si stringe bene il collant in modo da fare attaccare bene la fogliolina e di farla stare ferma attacata all'uovo. Per fare attacare bene la fogliolina in modo da tenerla ferma, si puo bagnare con un goccio d'acqua.
Si tolgono le sfoglie dalla pentola, si filtra l'acqua e si lascia raffreddare. Quando l'acqua si è raddreddata, si mettono due cucchiai di aceto bianco (serve per fissare il colore) e si poggiano con cura le uova.
Si mettono quindi a bollire a fuoco piano, in modo da non rompersi. Dieci minuti da quand l'acqua inizia a bollire.
Una volta bollite si passano sotto l'acqua fredda e si
leva subito il pezzettino di collant e le foglioline.
Si passa un pezzettino di lardo su ogni uovo, in modo da far diventare il guscio bello lucido.
Si sistemano le uova in un cestino e si aspetta il santo giorno di Pasqua per poterle mangiare e di dire la tradizionale frase..."Cristo è risuscitato!"
La tradizione è salva anche quest'anno e io sono ben felice di poter insegnare a mio figlio che la Pasqua, come il Natale, va onorata anche attraverso le tradizioni. Bisogna ripartire da qua, dalle basi, soprattutto oggi.... Pandemia, guerra e notizie tristi ci travolgono ogni giorno. Facciamo vivere ai nostri bimbi momenti di spensieratezza, di leggerezza, di vita normale anche attraverso la cucina.
La mine in familie, ouale
rosii au fost intotdeauna prezente pe masa de Pasti, ca pe masa tuturor
crestinilor ortodocsi si s-au vopsit intotdeauna natural, cu coji de
ceapa galbena si rosie.
Numai oua rosii, nu de alte culori.
Cojile trebuie stranse din
timp, ca sa fie suficiente pentru toate ouale pe care vrem sa le
vopsim. Doar prima coaja din exterior, aceea mai subtire.
Mama ma trimitea mereu in
gradina din fata blocului, cu o punguta, sa strang frunzulite frumoase
de pus pe oua. Si ce frumos mai mirosea acolo printre copaci infloriti
si verdele proaspat de primavara!
Ouale le-am sters cu un burete si apa, am aplicat apoi pe fiecare ou cate o frunzulita, dupa care le-am invelit pe fiecare in ciorap, am legat si apoi am taiat ciorapul. Ciorapul trebuie intins bine asa incat sa nu se miste frunzulita, sa stea ferma.
Am clatit cojile de ceapa, le-am pus la fiert timp de o ora asa incat sa lase culoarea. Dupa ce au fiert am scos cojile, am strecurat apa si am lasat-o la racit.
Cand apa s-a racit, am pus doua linguri de otet alb (pentru a fixa culoarea) si am pus toate ouale. Trebuie sa fiarba zece minute din momentul in care apa incepe sa fiarba.
Cand ouale s-au fiert, le-am scos si le-am pus sub jet de apa rece, am scos ciorapul, frunzulita si le-am sters cu un servetel. Le-am dat luciu cu o bucatica de slanina.
Traditia a fost onorata si anul asta, de acum asteptam Pastele.
Eccomi qui....
La ricetta dell'impasto e il procedimento li trovate anche qui, passo per passo.
Ingredienti:
300 gr farina
1/2 bustina di lievito per dolci, quindi 8 gr
100 gr zucchero
200 gr burro freddo di frigo
2 tuorli
nutella q.b
Per la glassa:
125 g di zucchero a velo
15 g di albume
15 g di succo di limone filtrato
colorante alimentare in polvere
Montare il burro tagliato a pezzettini con lo zucchero.
Aggiungere i tuorli, mescolare e poi unire la farina mescolata con il lievito.
Lavorare bene, formare un panetto, avvolgerlo nelle pellicola trasparente e metterlo in frigo a riposare per qualche ora (minimo mezz'ora). Non deve diventare troppo duro, si deve poter stendere.
Stendere poi l'impasto su una superficie infarinata, di uno spessore di circa 5 mm.
Tagliare i biscotti con l'aiuto di una formina.
Mettere i biscotti ottenuti in una teglia foderata con la carta forno, infornare a 180 gradi per circa 10 - 12 minuti, forno statico. Regolatevi in base al proprio forno, i biscotti non devono dorarsi ma rimanere chiari.Quando vedete che iniziano a cambiare colore potete toglierli.
Aspettate che si raffreddino prima di maneggairli, sono molto friabili.
Il resto
dell'impasto si conserva in frigorifero fino all'utilizzo ed evidentemente i ritagli si
impastano di nuovo.
Questi sono i biscotti che ho ottenuto con tre dosi d'impasto, ovviamente non cuociono cosi vicini, li ho sistemati cosi una volta raffredati.
Riutillizzate la carta forno; ma le teglie tra un'infornata e l'altra vanno raffredate, i biscotti crudi si devono poggiare sulla teglia fredda prima di essere infornati.
Per la glassa, mettere tutti gli ingredienti nella ciotola della planetaria e montare fino a quando si ottiene una bella meringa lucida.
La meringa così ottenuta si divide in piu parti, in base a quanti colori volete utilizzare e si colora con i coloranti alimentari in polvere.